IL RUOLO dello PSICOMOTRICISTA

Lo psicomotricista è uno specialista dello sviluppo del piacere sensomotorio: permette e garantisce al bambino la possibilità di ricercare tutte le esperienze che egli desidera fare in un'area di sicurezza fisica e affettiva.
Il suo compito è di:

  • Predisporre gli spazi e il materiale per far evolvere l'espressività motoria del bambino;
  • Accogliere e osservare ogni linguaggio del bambino sia esso tonico, gestuale, mimico, emozionale o verbale;
  • Aiutare il genitore a leggere ciò che comunica il proprio bimbo attraverso il linguaggio del corpo e a comprendere il senso del suo gioco e del suo agire quotidiano: per fare ciò è necessaria un'attenta osservazione partecipante e un ascolto a volte intriso di intimo silenzio;
  • Entrare in comunicazione con il bambino attraverso il gioco spontaneo con una modalità non direttiva;
  • Diventare "partner simbolico" coinvolgendosi nel gioco del bambino (lo psicomotricista, assumendo i ruoli che il desiderio e/o il bisogno del bambino gli suggeriscono, non è compagno di giochi del bambino perché non gioca con lui ma sta al suo gioco);
  • Lavorare con ciò che vi è di positivo nel bambino interessandosi a ciò che egli sa fare nel "qui ed ora" (il miglior mezzo per affrontare le difficoltà del bambino è fargliele dimenticare; altrimenti si ha il rafforzo delle resistenze o un adattamento che porta solo al trasferimento del sintomo);
  • Favorire la comunicazione fra bambino e bambino, tra il singolo e il gruppo, e tra bambino e adulto;
  • Essere disponibile e saper attendere rispettando i tempi di evoluzione e maturazione di ciascun bambino;
  • Adattarsi al desiderio del bambino quando si manifesta;
  • Esercitare un ruolo di legge rassicurante e di ordine, attraverso il rispetto dello spazio, dei tempi e della disposizione del materiale. Compito dello psicomotricista è anche di aiutare il bambino ad apprendere alcune regole "sociali" (non fare male a se stessi e agli altri, non prendere i giochi dalle mani degli altri bambini senza chiedere loro il permesso, rispettare i tempi e gli spazi) che conducono verso una vera socializzazione: non soltanto sottomissione ad una regola comune, ma possibilità di scambi autentici con gli altri, di comprensione, di accettazione e di rispetto.
  • Accettare, aiutare e far evolvere l'espressione delle pulsioni: dal corpo ai mezzi di espressione più astratti (se l'espressione è rifiutata e colpevolizzata non lascia altra scelta che la comparsa del sintomo, quindi lo psicomotricista adotta il più possibile un atteggiamento di non giudizio).